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Come funziona un WC mobile autonomo da cantiere?

Obblighi legali e funzionamento dei bagni autonomi nei cantieri

Secondo il Testo Unico (D. Lgs 81/2008) – che norma e regolamenta la tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori sui luoghi di lavoro in Italia –, il datore di lavoro ha l’obbligo di fornire servizi sanitari adeguati ai propri lavoratori, conformemente alle disposizioni dell’articolo 96 e dell’allegato XIII. Mentre questi sistemi e strutture mirano a fornire buone condizioni di lavoro per i lavoratori, garantiscono anche l’igiene generale sul sito. Bagni chimici, bagni mobili, moduli collegabili con serbatoi o basi sanitarie mobili… WC Loc accompagna i professionisti dell’edilizia nella scelta, consegna, installazione, pulizia, smaltimento e ritiro dei bagni autonomi.

Come funziona una toilette autonoma da cantiere?

I bagni autonomi da cantiere, generalmente, si presentano sottoforma di cabina e/o di un orinatoio, in base alle esigenze del personale del sito. Questi sistemi sanitari possono presentare due serbatoi per uso separato:

  • un serbatoio per le acque reflue dedicato ai rifiuti sanitari;
  • un serbatoio di acqua pulita che alimenta il lavabo/lavandino (se presente).

Nel serbatoio dei liquidi reflui viene introdotta una soluzione sanitaria antifermentativa, disgregante e biodegradabile che, inoltre, neutralizza gli odori.
Le cabine bagno possono presentare sistemi di scarico e di vasca differenti:

  • soluzioni a vasca (doppia) chiusa con scarico. Il serbatoio del bagno è suddiviso in due vasche: l’una per la raccolta dei reflui e l’altra che contiene l’acqua bianca che alimenta lo scarico. La cabina WC Loc TIP TAP adotta questo sistema attivabile con pompa.
  • soluzioni a vasca chiusa con scarico a ricircolo: associato a una pompa, il serbatoio di ricircolo alimenta un flusso in un circuito chiuso. È il caso del bagno AQUA LESS che rappresenta anche una valida e sostenibile soluzione per contrastare lo spreco dell’acqua.
  • soluzioni a vasca aperta: i reflui raggiungono la vasca reflui a caduta, come con la cabina WC Mini.

Quali sono i vantaggi di una toilette autonoma da cantiere?

Il primo vantaggio dei bagni autonomi (cabine WC) è che possono essere posizionati ovunque: funzionando senza collegamenti, né alla fogna, né alle reti idriche, né all’elettricità, possono essere posizionati il più vicino possibile alla postazione di lavoro dei lavoratori nei luoghi di lavoro. Mentre uno scarico di un bagno tradizionale consuma in media 7 litri di acqua per un uso, i bagni mobili autonomi consumano solo 20 litri per 300 usi, o solo 0,06 litri per scarico. Risparmiando quasi 190 litri di acqua a settimana, l’impatto ecologico dei cantieri è notevolmente ridotto.
Questi sistemi igienico-sanitari da cantiere sono anche molto facili da spostare da un sito all’altro e inoltre, occupando uno spazio contenuto, hanno un’ampia versatilità di posizionamento, senza compromettere il comfort degli utilizzatori.

Quali sono le normative relative a una toilette da cantiere?

Nei cantieri, il Testo Unico richiede a tutti i datori di lavoro di fornire ai propri lavoratori bagni chimici o altre soluzioni igieniche adeguate. Specifica che, nel caso di lavoratori di sesso maschile e femminile, devono essere previsti servizi igienici separati o un uso separato dei bagni mobili. Quindi non ci possono essere bagni chimici misti!

Il Testo Unico sulla Salute e Sicurezza sul Lavoro (D. Lgs 81/2008) specifica le quantità di servizi igienici da fornire ai lavoratori:

  • 1 bagno ogni 10 lavoratori impegnati nel cantiere;
  • 1 bagno ogni 2 piani, in caso di cantieri disposti su più piani;
  • la distanza massima tra il bagno mobile e la postazione di lavoro in un cantiere non deve superare i 100 m;
  • bagni separati, quando possibile, per uomini e donne sotto i 10 lavoratori. Obbligatorio se ci sono più di 10 lavoratori.

Come scegliere un bagno da cantiere?

Per scegliere un bagno chimico o un bagno autonomo adatto, è necessario considerare le esigenze e le abitudini del personale del sito:

  • definire la frequenza di pulizia in base al numero di persone che utilizzano il bagno;
  • numero di utenti. Si raccomanda di fornire almeno una toilette autonoma per ogni 10 utenti al fine di offrire un comfort ottimale a ciascun dipendente.

Quali sono i prodotti da utilizzare per la manutenzione dei bagni autonomi toilette da cantiere?

Per sciogliere i reflui e limitare gli odori in loco, WC Loc ha scelto prodotti meno dannosi per l’ambiente e biodegradabili al 100%. Il concentrato sanitario blu standard, diluito in acqua, ha una formula più rispettosa del Pianeta.
L’utilizzo di questo prodotto nel funzionamento di bagni chimici e mobili per cantieri non ne compromette l’efficacia e garantisce il controllo degli odori per un’intera settimana.

Dove svuotare i bagni mobili da cantiere?

Lo svuotamento di una toilette autonoma deve essere effettuato da un professionista. La frequenza di svuotamento dei bagni mobili autonomi è determinata dalla capienza del serbatoio e dal numero di persone che utilizzano la toilette. Più lavoratori ci sono sul sito, più velocemente sarà necessario svuotare.

Secondo la norma EN 16194, che definisce i requisiti di qualità minimi per i bagni mobili e i prodotti sanitari, è obbligatorio svuotare i servizi igienici per cantieri/luoghi di lavoro almeno una volta alla settimana.
Lo svuotamento dei bagni chimici e mobili avviene generalmente in 2 fasi:

  • aspirazione del contenuto (reflui) del serbatoio. È necessario fornire uno spazio sufficiente, a meno di 7 metri di distanza, vicino alle cabine WC per consentire al mezzo di sostare e all’operatore di effettuare l’intervento;
  • caricamento del serbatoio. È in questo preciso momento che il liquido di riempimento blu viene introdotto nel serbatoio per impedire la proliferazione dei batteri.

Garantire un comfort e un’igiene personale ottimali per ognuno dei propri collaboratori è un obbligo a cui ogni datore di lavoro deve sottoporsi. E se iniziassi con WC Loc?

 

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